Bosco secco affetto dal mal dell'inchiostro visto dall'alto

L’effetto domino del mal dell’inchiostro sulla biodiversità

Quando un patogeno minaccia un intero ecosistema

Il mal dell’inchiostro del castagno è un chiaro esempio di come la perdita di una singola specie possa avere effetti a catena su interi ecosistemi e sulla biodiversità in generale. Evidenzia l’interconnessione e la fragilità dei sistemi naturali e la necessità di un’azione urgente per affrontare le minacce ambientali. Preservare i castagneti non significa solo salvare una specie “iconica”, ma proteggere il ricco intrecciarsi di vite che dipende da essi. Richiede una visione a 360° che riconosca il valore intrinseco della biodiversità e il suo ruolo fondamentale nel sostenere la resilienza del pianeta, il benessere animale e umano.

Mentre ci troviamo ad affrontare sfide ambientali sempre più pressanti, casi come il mal dell’inchiostro del castagno ci ricordano l’importanza di agire con urgenza e determinazione per proteggere e ripristinare la biodiversità. Solo attraverso sforzi concertati e collaborativi possiamo sperare di costruire un futuro in cui gli ecosistemi naturali prosperano e continuano a sostenerci. 

Cosa significa "biodiversità"?

La biodiversità, ovvero la varietà di forme di vita in un ambiente, comprende la diversità genetica, di specie e di comunità. Essa è cruciale per gli ecosistemi e il benessere sia animale che umano, fornendo servizi come cibo, acqua, regolazione del clima e opportunità economiche e ricreative. 

Tuttavia, minacce come la perdita di un habitat, il cambiamento climatico, l’inquinamento e la diffusione di specie invasive stanno mettendo a rischio la biodiversità. Il mal dell’inchiostro del castagno ne è un esempio: evidenzia come la biodiversità sia minacciata dalla perdita anche di una singola specie. 

L'importanza dei boschi per la biodiversità​

Le piante sono la base della maggior parte delle reti alimentari terrestri e svolgono un ruolo chiave nel mantenimento della biodiversità. Esse forniscono cibo, riparo e habitat per tantissime altre specie, dalle più piccole come insetti e microrganismi, fino ai grandi mammiferi. Inoltre, le piante sono responsabili della “produzione primaria”, ovvero la conversione dell’energia solare in energia chimica attraverso la fotosintesi, che sostiene l’intera catena alimentare.

I castagneti, in particolare, sono ecosistemi ricchi di biodiversità: oltre ai castagni stessi, questi boschi ospitano una grande varietà di altre specie vegetali, come felci, muschi, licheni e funghi. Questa diversità vegetale a sua volta supporta una ricca fauna, che comprende insetti, uccelli, piccoli mammiferi e predatori più grandi. I castagneti forniscono anche importanti servizi ecosistemici, come la regolazione del ciclo dell’acqua, la protezione del suolo dall’erosione e lo stoccaggio del carbonio.

In foto: Bosco affetto da mal dell’inchiostro, con rami secchi e alberi che hanno perso le foglie

L'impatto del mal dell'inchiostro sui sistemi naturali

Il mal dell’inchiostro del castagno, causato da Phytophthora Spp., è una grave minaccia per questi preziosi ecosistemi. La malattia causa il deperimento e la morte degli alberi, portando alla perdita di intere aree boschive. Questo ha un impatto devastante non solo sui castagni stessi, ma su tutte le specie che dipendono da essi.

La scomparsa dei castagneti porta alla frammentazione degli habitat, riducendo la “connessione” tra le popolazioni di molte specie animali e vegetali. Questo può portare all’isolamento genetico e alla perdita di diversità genetica, rendendo le popolazioni più vulnerabili all’estinzione. Inoltre, la perdita di copertura arborea altera il microclima locale, con effetti a cascata su temperature, umidità e regimi di luce che influenzano la crescita e la sopravvivenza di molte specie.

La morte dei castagni ha anche conseguenze sul ciclo dei nutrienti e sulla struttura del suolo. Le foglie e il legno in decomposizione dei castagni morti forniscono nutrienti essenziali per molte altre specie vegetali e per i microrganismi del suolo. Tuttavia, la rapida decomposizione di grandi quantità di materiale vegetale può anche portare a squilibri nei cicli dei nutrienti e a cambiamenti nella chimica del suolo, con ulteriori effetti a cascata sulle comunità vegetali e animali.

Perdita di un bosco: effetti a cascata sulla biodiversità

Ripercussioni sulla fauna del bosco

Gli effetti del mal dell’inchiostro si estendono ben oltre i confini dei castagneti stessi. Molte specie animali che dipendono dai castagneti per cibo o riparo possono essere costrette a spostarsi in cerca di risorse alternative, entrando in competizione con le specie native di altri habitat. Questo può portare a cascate trofiche (o “cascate ecologiche”), in cui i cambiamenti nell’abbondanza di una specie si ripercuotono su tutta la rete alimentare: un cambiamento nella popolazione di una specie ad un livello alimentare può avere effetti a catena su altre specie. Le cascate trofiche dimostrano l’interconnessione e la complessità delle reti alimentari e degli ecosistemi. Evidenziano come i cambiamenti in una singola specie possano avere effetti di vasta portata su un intero ecosistema, spesso in modi difficili da prevedere.

Ripercussioni sul clima e i disastri ambientali

La perdita di vaste aree boschive dovuta al mal dell’inchiostro può anche avere impatti sul clima locale e regionale. Gli alberi svolgono un ruolo chiave nella regolazione del ciclo dell’acqua, assorbendo l’acqua dal suolo e rilasciandola nell’atmosfera attraverso la traspirazione. Il disboscamento di grandi aree di castagneti può alterare la frequenza delle piogge e la temperatura, con potenziali effetti a cascata su altri ecosistemi.

Inoltre, i castagneti svolgono un importante ruolo nello stoccaggio del carbonio. Gli alberi assorbono anidride carbonica dall’atmosfera e la immagazzinano nella loro biomassa e nel suolo. La morte su larga scala dei castagni può portare al rilascio di grandi quantità di carbonio immagazzinato, contribuendo potenzialmente al cambiamento climatico globale. 

I boschi svolgono poi un ruolo cruciale nella prevenzione del dissesto idrogeologico. Le radici degli alberi stabilizzano il suolo, riducendo l’erosione e le frane. Le chiome intercettano le precipitazioni, attenuando l’impatto delle gocce di pioggia sul terreno e rallentando il deflusso superficiale. La lettiera forestale agisce come una spugna, assorbendo l’acqua e rilasciandola gradualmente. Questo processo regola il flusso idrico, riducendo i picchi di piena e mantenendo un flusso di base durante i periodi di siccità. 

I boschi favoriscono l’infiltrazione dell’acqua nel suolo, ricaricando le falde acquifere e migliorando la qualità dell’acqua attraverso la filtrazione. La perdita di aree boschive, come nel caso dei castagneti colpiti dal mal dell’inchiostro, può compromettere questi servizi ecosistemici, aumentando il rischio di eventi catastrofici come alluvioni, frane e smottamenti. Pertanto, la conservazione e il ripristino dei boschi sono essenziali per la mitigazione del dissesto idrogeologico e per la resilienza del territorio.

In foto: Volpe sarda (Antonello Chiaramida, Sardegna Digital Library), capra sarda (Charlotte Venema, Unsplash), aquila reale (Domenico Ruiu – Sardegna Digital Library)

Preservare i boschi di castagno per preservare la montagna

Data l’importanza ecologica dei castagneti e le potenziali conseguenze a lungo raggio del mal dell’inchiostro, è cruciale adottare misure per proteggere e ripristinare questi preziosi ecosistemi. Ciò richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga ricercatori, gestori del territorio, responsabili politici e comunità locali.

La ricerca è essenziale per comprendere meglio la biologia del patogeno, i meccanismi di resistenza dei castagni e le dinamiche ecologiche dei castagneti colpiti. Queste conoscenze possono fornire dati utili allo sviluppo di strategie di gestione efficaci, come la selezione e la propagazione di genotipi resistenti di castagno, il controllo biologico del patogeno e pratiche selvicolturali che promuovono la resilienza dell’ecosistema.

Allo stesso tempo, sono necessarie politiche e normative che promuovano la conservazione e il ripristino dei castagneti. Ciò può includere la protezione legale delle aree di castagneto rimanenti, incentivi per pratiche di gestione sostenibile e supporto per programmi di ripristino su larga scala. Il coinvolgimento delle comunità locali è fondamentale, in quanto i castagneti spesso hanno un grande valore culturale ed economico oltre al loro valore ecologico.

Approfondimenti

[1] Biodiversity Europe
[2] Perché è importante la biodiversità?
[3] Biodiversità Sardegna 
[4] Piano forestale regionale – Regione Autonoma della Sardegna
[5] Report del Progetto Castanet – Progetto Castanet – mis 16.2 – CUP:H72C18000230009. Programma di sviluppo rurale 2014-2020 sottomisura 16.2. Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie.

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